Cari Amici della fotografia, E' da tempo che non posto nuove fotografie nel blog. Purtroppo, non viaggio da lungo tempo, già prima dell'arrivo del Covid, "non per soldi ma per denaro".
Ora il Covid ha dettato una pausa forzata, non ho ne la voglia ne la possibilità di fare fotografie interessanti. Potrei fotografare soltanto la mia Milano. Io amo Milano e ci sono tante cose interessanti da fotografare, ma dubito che le mie foto interesserebbero qualcuno se fossero solo e sempre di Milano.
Per consolarmi una cosa bella è successa. Dopo tanti anni, sono riuscita a trovare una copia usata del libro autobiografico di Robert Capa "Leggermente fuori fuoco - Slightly out of focus" la ho compata al libraccio, ma il libro è arrivato a casa come nuovo. Probabilmente era un resto di magazzino.
Un gioco della vita, visto che in questo momento mi sento davvero un pò troppo "fuori fuoco"
Per chi non lo conoscesse Robert Capa, (il cui vero nome era Endre Ernő Friedmann - che in seguito assunse lo pseudonimo di Robert Capa, con lo scopo di sembrare statunitense e riuscire a lavorare di più) è stato un fotografo ungherese in seguito naturalizzato statunitense.
I suoi reportage rendono testimonianza di cinque diversi conflitti bellici: la guerra civile spagnola (1936-1939), la seconda guerra sino-giapponese (che seguì nel 1938), la seconda guerra mondiale (1941-1945), la guerra arabo-israeliana (1948) e la prima guerra d'Indocina (1954). Capa documentò inoltre lo svolgersi della seconda guerra mondiale a Londra, nel Nordafrica e in Italia, e in particolare lo sbarco in Normandia dell'esercito alleato e la liberazione di Parigi.
I suoi reportage rendono testimonianza di cinque diversi conflitti bellici: la guerra civile spagnola (1936-1939), la seconda guerra sino-giapponese (che seguì nel 1938), la seconda guerra mondiale (1941-1945), la guerra arabo-israeliana (1948) e la prima guerra d'Indocina (1954). Capa documentò inoltre lo svolgersi della seconda guerra mondiale a Londra, nel Nordafrica e in Italia, e in particolare lo sbarco in Normandia dell'esercito alleato e la liberazione di Parigi.
Il libro è una sorta diario di Robert Capa, sulla sua partecipazione, come fotoreporter di guerra, alla Seconda guerra mondiale. Con uno stile accattivante e ironico, Capa ci racconta delle sue peripezie di viaggio, gli incontri fatti, l'atmosfera di quegli anni cruciali: l'Europa, l'Africa, la campagna d'Italia a fianco degli alleati, lo sbarco in Normandia, la liberazione della Francia. Un diario particolare, scritto come una sceneggiatura, ricco di colpi di scena, di storie d'amore, di personaggi intensi, di esperienze forti e drammatiche. Si tratta di un libro molto interessante corredato da svariate fotografie di Capa ed è un piacere leggerlo.
E' scritto in maniera molto piacevole ed a tratti perfino divertente. In effetti l'autore stesso, nella prima edizione del 1947, aveva fatto scrivere un'avvertenza, per suggerire al lettore come considerare questo romanzo: "Visto che scrivere la verità è, ovviamente, tanto difficile, nell'interesse della verità stessa mi sono permesso, ogni tanto, di andare appena oltre, altre volte di fermarmi appena al di qua. Tutti gli avvenimenti e le persone descritte in questo libro sono accidentali e hanno qualche cosa a che fare con la verità". Il libro ve lo consiglio davvero, è da leggere, in modo particolare per chi ama la fotografia ma anche per chi ama soltanto leggere.
Buongiorno Cara! E' sempre bello rileggerti e ancor più in questo periodo di sofferenza un po' per tutti. Un abbraccio grande e coraggio
RispondiEliminaSarà interessante questo libro...Tutti in questo periodo siamo un p' fuori fuoco! Ma bisogna riprendersi!
RispondiEliminaHai ragione maestra74 grazie per essere passata sul mio blog fotografico Buon fine settimana
EliminaLo caricherò sul Kindle, poi ti faccio sapere. Grazie della segnalazione ;)
RispondiEliminaDi nulla, felice ti sia interessato Gabriele e grazie della visita. Non ho idea se esista anche in versione E-book (ma può essere)
EliminaCredo che si trovi anche in E-book, ma soltanto nella versione originale, ovverossia in lingua inglese
EliminaGreat blog
RispondiEliminaHello again :)
RispondiEliminaThanks for your visiting and comment my blog. I followed your blog too. Stay in connect. Have a good day :)
Che dire Elfa tu parli con uno che usa solo il cellulare per fare le foto e gli sembra una gran cosa poi sto in periferia assai lontano dalla periferia
RispondiEliminaMi sembra una gran cosa fermare qualche immagine per vedere poi dopo
Non ho vetrine nei palazzine e case Signorili da fermare.
Sono circondato da boschi da ruscelli da fienili mossi dal vento, mi sento al settimo cielo
Buongiorno Elfa, piano piano si deve cercare di tornare alla normalità...come dici "la fotografia è vita" basta saper guardare con occhi diversi. Ciao ciao a presto
RispondiEliminaHai ragione Simona, sarebbe anche il caso che ricominciassi con qualche bella fotografia. Grazie per essermi passata a trovare. Un saluto a presto e Buone Festività Natalizie
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